A me fa sorridere di gusto chi ancora s’accalora dietro a questioni tanto ridicole come quella del “Nuovo Ordine” o de “l’Elite mondiale” che starebbe tramando, nell’ombra, alle nostre inconsapevoli spalle. E giù teorie assurde su presunte cospirazioni che queste persone ordirebbero in gran segreto riunendosi in consessi riservati e oscuri. E dall’altra parte, invece, c’è chi sbotta contrariato asserendo che queste sono solo favole, storielle inventate da un gruppo di invasati (ormai internauti da decenni!) che vengono chiamati “cospirazionisti“. Io rido perché trovo l’argomento inutile, anzi, addirittura fuorviante.
Premetto che anch’io sono stato, ahimè, un cospirazionista. E può darsi che lo sia ancora, nel mio intimo. Forse. Ma ho superato il cieco convincimento che “deve essere così” senza prove e senza fatti. In effetti, risulta molto frustrante speculare sulle tesi più disparate quando a tuo pro non puoi esibire che poche prove indiziarie. E io mi sono fermato nella ricerca della verità proprio per mancanza di appigli reali, oppure perché convinto che in realtà una verità da scoprire effettivamente non esiste, ma è davvero il semplice frutto di menti troppo fantasiose a cui piace intraprendere voli azzardati.
Da qualche tempo però, sono tornato con il mio più caro amico sull’argomento, così, per riderne un po’ su. Lasciar correre liberamente le idee spesso può essere un passatempo sano, rilassante e costruttivo. Mi sono accorto, allora, che ripensando la cosa in modo più adulto, e soprattutto scevro da ogni condizionamento letto o sentito in questi anni, può darsi che come sempre, la verità sia posta nel mezzo della questione.
E basterebbe usare una cosa che ormai nessuno usa più: il buonsenso.
Se le supposizioni vengono fatte lasciando i cavalli della mente a briglia sciolta si possono creare degli edifici straordinari che poggiano, tuttavia, su basi inesistenti, quindi destinati a crollare. Però, se le supposizioni derivano da un discorso ragionato e schietto, forse ci si può avvicinare alla realtà dei fatti. Dico forse, perché la realtà verace per noi poveri umani è impossibile da afferrare. È totalmente al di fuori della nostra portata.
Ma andiamo per gradi. Ed esaminiamo alcuni fatti.
- Da che il mondo è mondo (quanto adoro questa frase!) gli uomini si sono sempre associati in gruppi, hanno scelto i loro capi, con metodi più o meno leciti, e si sono divisi naturalmente i due nette categorie: chi comanda e chi è comandato. È il nostro modus operandi, lo è sempre stato e lo sarà sempre. Questo è un fatto.
- Chi comanda detiene il potere e, comunque la poniamo, costituisce una cerchia ristretta di persone; al di sotto si trova la massa, che invece non ha nessun potere ma nemmeno alcuna responsabilità. Altro fatto.
- Si può notare che dove si trova il potere possiamo trovare anche i soldi, anzi, nell’ultima parte della nostra Storia, proprio le “Finanze” hanno fatto oscillare l’ago del potere da una parte o dall’altra della bilancia. Anche questo è un fatto.
- Le grandi dinastie di Re, Imperatori, Sultani, Capi tribù, e via dicendo, hanno cercato nel corso dei secoli di perpetrare la propria specie attraverso il controllo specifico delle nascite. In parole povere la Storia è zeppa di matrimoni combinati per mantenere lo status quo o per concludere rapporti d’affari, a qualsiasi livello. Ancora un altro fatto.
- La Storia tende a ripetersi. Vuoi perché noi esseri umani non riusciamo mai a imparare dai nostri errori, vuoi perché dimentichiamo con facilità il passato, magari credendo che il futuro ci riservi qualcosa di diverso. È un fatto.
- Mai come ora la Globalizzazione ha fatto sì che le distanze planetarie fossero così piccole tanto da apparire soltanto pure formalità da espletare. E non mi riferisco solo alle distanze in migliaia di chilometri, ma soprattutto alle distanze culturali, politiche, ambientali, comportamentali, sociali di ogni popolo della Madre Terra. Altro fatto.
Pochi potrebbero contestare i fatti che ho appena esposto. E non so davvero con quali argomenti!
Costruite queste fondamenta di fatti, proviamo ora a supporre.
Supponiamo che fin dall’alba dei tempi i Governanti della Terra abbiano detenuto un potere assoluto, costituito dalla capacità di tenere sotto di sé la massa delle persone, volutamente lasciate ignoranti. Supponiamo che col potere questi Governanti abbiano cominciato ad accentrare verso di loro enormi quantità di beni, prima, e di denaro poi. E che per millenni abbiano cercato, riuscendoci o meno, di mantenere lo status quo lasciando alla loro discendenza il compito di portare avanti gli “affari di famiglia”. Sappiamo come dal Secolo dei Lumi in poi, lentamente, il potere finanziario si sia spostato verso alcune classi che con la loro intraprendenza stavano facendosi largo a spallate verso l’alto: su tutte la borghesia. E come sappiamo dal punto (3), se si sposta il potere finanziario si sposta anche il potere tout court. È facile supporre che questi nuovi borghesi arricchiti cominciassero a dettare legge nei confronti della vecchia aristocrazia, e che abbastanza velocemente ne prendessero tutti i comportamenti, virtuosi e non; ovviamente anche quello di trasmettere i propri averi alla discendenza e di cercare alleanze di letto per mantenere il potere e rafforzarlo. Cambiano gli addendi ma il risultato è lo stesso!!
Andiamo avanti con gli anni e con le supposizioni!
Dalla borghesia del XVIII secolo nascono direttamente altre categorie di nuovi ricchi, tra i quali i grossi mercanti e i banchieri. Supponiamo senza troppo sforzo che lentamente queste due categorie comincino a veder entrare nelle loro tasche quantità di beni e denaro impressionanti, sopratutto i banchieri. E guardiamo come all’alba del XX secolo ci siano alcune banche così potenti da battere moneta per gli Stati, da fare prestiti a Nazioni in difficoltà e addirittura di finanziare in toto campagne militari, guerre e colpi di stato. Ricordate che mai come oggi chi detiene il potere finanziario può letteralmente dettare legge! Ma questo lo abbiamo già supposto a sufficienza.
Arriviamo ai giorni nostri. La Globalizzazione. Parola che nasconde dietro di sé il mero intento di cercare di far unire piccoli poli di potere in modo che confluiscano in centri di potere più grandi. Quindi ecco la nascita di Multinazionali, di Super Banche, di Unioni Europee, ONU, NATO, e ogni altra forma di associazionismo conosciuta e non. Questa non è una supposizione, è un fatto. Possiamo supporre, invece, che a capo di ogni Multinazionale ci sia una o più famiglie che la controllano e che cercano di mantenere il controllo alla vecchia maniera: attraverso affari di letto! Possiamo supporre che le maggiori Banche del pianeta (che sono ovviamente private!) siano rette da una o più dinastie, che scivolano agili nel corso degli anni in modo per lo più immutate. I capi di Stato mutano attraverso libere elezioni, è vero, ma chi ha i soldi veri non schioda, non è soggetto a elezioni o ad altro, non ne ha bisogno.
E più il tempo passa, più la Globalizzazione fa sì che diminuiscano le persone sedute su quegli scranni. E lentamente si ritorna al passato, a ciò che esisteva all’alba dei tempi: Oligarchia.
E possiamo supporre che questa Oligarchia corra, più o meno, attraverso un filo diretto di consanguineità: sono potenti, ci tengono a mantenersi tali, è ovvio supporre che cerchino di combinare le discendenze in modo da aumentare la loro forza, anche in maniera trasversale (tipo il rampollo di una Banca che finisce con lo sposarsi la primogenita della famiglia a capo di una Multinazionale, eccetera).
Ora, pensate ad un capo di Stato, anche importante, la cui Nazione deve a queste banche o Multinazionali (sto parlando di case farmaceutiche, compagnie di assicurazioni, commercianti di armi, petrolieri, eccetera) una quantità di soldi impensabile, come può esserlo un debito pubblico, ad esempio, cosa potrebbe fare di fronte ad una qualsiasi richiesta da parte di questi signori? Gliela potrebbe negare? Io suppongo di no. Le decisioni di queste persone influenzano le Nazioni, suppongo, e le scelte di chi ci governa influenzano i cittadini. Come in un sistema piramidale, dove i pochi che comandano influenzano indirettamente la vita di chi sta alla base della piramide. E in mezzo ci sono solo gli strumenti di tale, perverso, gioco. E a pensarci bene, il sistema “a piramide” è l’unico sistema che funziona per l’essere umano. È sempre stato così, anche oggi. Gli altri sono destinati a fallire miseramente, e molti lo hanno potuto provare sulla propria pelle. E non vi illudete di vivere in un sistema democratico! La democrazia è solo una forma mascherata (malamente!) di sistema piramidale. Pensateci!
Quindi, ecco chi potrebbero essere queste persone!
Volete chiamarla Elite? O Nuovo Ordine Mondiale? Oppure Illuminati? Beh, fatelo pure. Loro non si scompongono. Anzi, non sanno nemmeno che li state chiamando. Così come noi non sappiamo che esistono. Possiamo solo supporlo. E non perché vivano nell’ombra. È ridicolo. Ma perché vivono così al di sopra del nostro universo che non riusciamo a percepirli. Sono così in alto che i nostri occhi non li possono scorgere. Altro che ombra! Sono fin troppo al sole!
Ma in fondo, queste sono solo mie supposizioni. E io posso sempre sbagliarmi!